“Lavoro per un futuro che non è mio, ma è dei giovani. Solo l’istruzione può garantire il futuro ai tanti giovani nel mondo, che non devono avere paura delle difficoltà” (Rita Levi- Montalcini)

L’Istituto si pone nel territorio come LABORATORIO PEDAGOGICO INNOVATIVO in grado di operare secondo una visione pluralista una riflessione continua su metodologie e strategie educative, di rinnovarsi per essere in stretto collegamento col tempo storico in cui opera, di recepire, con un aggiornamento permanente, le nuove proposte per rendere più efficace l’insegnamento, migliorare i livelli di apprendimento e di competenza dei ragazzi per favorirne il successo formativo.

I riferimenti normativi sono dati dalle Indicazioni Nazionali del 2012….“Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale” e dal documento Unesco del maggio 2015 “La cittadinanza mondiale si riferisce a un senso di appartenenza ad una grande comunità e di una comune umanità. Essa si concentra sulla interdipendenza e interconnessione politica, economica, sociale e culturale; tra locale, nazionale e globale.”

Al fine di perseguire tali obiettivi lo stile educativo della scuola sarà costruttivista, euristico, dialogico, relazionale e democratico. Senza questo respiro la scuola ricadrà nella routine più grigia e deludente invece di promuovere la maturazione di un’etica umana e di una capacità corale di abitare il mondo. La profondità delle relazioni e delle conoscenze sono entrambe indispensabili per costruire la classe come comunità educante che privilegia il dialogo e i metodi di apprendimento attivo e cooperativo nel rispetto degli stili di apprendimento per una scuola inclusiva in cui sia effettivamente riconosciuta la dignità incondizionata di ogni persona nel rispetto delle tante diversità.

Sarà compito della scuola secondo i principi di Edgar Morin favorire l’unitarietà dell’insegnamento contro la frammentarietà dei saperi al fine di non separare ma collegare le conoscenze all’interno di un sistema complesso così come complesso è il mondo in cui viviamo e che i nostri ragazzi sono chiamati a vivere, decifrare e comprendere per il raggiungimento del bene comune e la costruzione di un nuovo umanesimo.